Mi capita spesso di fare delle uscite dopo il tramonto.
Quando mi alleno da solo cerco di evitarlo, ma dovendo portare delle persone che nelle ore diurne hanno da lavorare e occuparsi della famiglia, soprattutto da ottobre ad aprile, mi trovo spesso a correre al buio.
Nei percorsi cittadini, che non amo a causa delle auto e del traffico di pedoni, cani, passeggini non sempre disposti a scostarsi e sovente spazientiti, ho il conforto dell’illuminazione pubblica. L’asfalto è meno insidioso dello sterrato e anche in caso di pioggia il disagio è contenuto.
Quando invece si corre in mezzo alla natura cambia tutto. Anche se solo nei trail molto lunghi succede di muoversi nelle tenebre, lo scopo di un’uscita notturna è molteplice.
Non si tratta solo di allenare la resistenza ma anche di mettere alla prova, al fine di migliorarle, le caratteristiche di attenzione, prontezza e reattività dell’atleta.
Nei dintorni della città il buio vero e proprio lo trovi soltanto tra le fronde degli alberi, quando sei allo scoperto, a Genova, il riverbero delle luci del porto, soprattutto se sei in alto, rischiara il cielo. Il cosiddetto inquinamento luminoso è di aiuto prezioso in queste escursioni.
Spesso la luna sembra un faro e pian piano gli occhi si abituano alla poca luce che diventa però sufficiente e, quando il cielo è velato, le nubi riflettono ancor più le lontane luminarie cittadine.
L’utilizzo delle lampade frontali e anche di quelle che si applicano al torace, a me a volte dà più noia che agio.
Il cono di luce è ristretto, intorno, per contrasto, il buio è assoluto e a seconda dell’angolazione con cui il fascio luminoso incide sul terreno, buche sassi e radici possono essere appiattite. Se poi mi capita di andare senza luce e la persona che mi segue ha invece il faro acceso, l’ombra proiettata dalle mie gambe mi impedisce una corretta visuale.
Detto questo, il piacere di una salita al Forte Diamante e il panorama tutto nuovo che da lassù si gode sono un’esperienza che consiglio vivamente a tutti coloro i quali non pensano sia possibile uscire dalle proprie abitudini per un viaggio in un terreno inesplorato a due passi da casa.
Un’avventura a bassissimo prezzo.